Il comitato e’ sempre per il confronto di idee con istituzioni e organizzazioni private o pubbliche che sono a favore dei progetti PUP, e in particolare al parcheggio privato pertinenziale sotto gli edifici di Via Imera.
Moltissimi residenti infatti nutrono forti dubbi sull’utilita’ e la garanzia di sicurezza di tale opera infatti, e vorrebbero trovare risposte chiare.
Incuriositi dalla foto che abbiamo scattato dell’area della ex caserma Zignani presa in prestito dal sito del “Coordinamento Blog” PROPUP come spunto per criticare alcune nostre osservazioni, decidiamo di partecipare ad una breve discussione per confrontare le nostre ragioni con quelli che ormai sono diventati i maggiori esperti e sostenitori su Internet dei progetti PUP a Roma.
Anche se l’interlocutore mantiene un profilo privato (non esiste un comitato o associazione registrata che rappresenta PRO PUP, tantomeno persone fisiche con profili pubblici – il dominio Internet infatti e’ registrato in forma privata, percio’ non si puo’ sapere chi e’ responsabile del sito – o tantomeno pagine su social networks come Facebook), essendo pero’ sponsorizzati dalle ditte di costruzioni (vedi i link presenti sui relativi siti) crediamo di trovare in tale controparte un valido aiuto per fugare almeno parte dei nostri dubbi.
Anche se non riportiamo l’intera discussione che potete trovare al seguente link vogliamo sintetizzare alcuni aspetti che ci permettono meglio di capire la logica di tali progetti.
Le critiche mosse dei PRO-PUP sono in sintesi:
- Contrari all’idea di spostare il parcheggio lontano dagli edifici e importanti strade di transito in un area inutilizzata da decenni come la ex caserma Zignani, dove in realta’ il parcheggio c’e’ gia’ ma non puo’ essere usato dai residenti.
- Priorita’ ai singoli parcheggi interrati senza considerare nuove strutture e mezzi pubblici che possano effettivamente scoraggiare l’uso dell’automobile negli anni avvenire.
- Contro l’idea che il Comune o lo Stato si occupi direttamente della mobilita’ dei singoli cittadini affidando l’incarico a imprese di costruzioni che decidono i siti dei parcheggi senza preventivi studi di mobilita’.
Purtroppo piu’ volte gli autori incorrono in contraddizioni che non ci hanno permesso di dipanare il discorso in modo esauriente. Ad esempio:
- Il suolo pubblico non deve essere impiegato per la sosta dei veicoli ma per migliorare il quartiere con nuove strutture e riqualificarlo…. Noi siamo d’accordo, ma perche’ allora dare la concessione del suolo alle imprese private per realizzare comunque parcheggi pertinenziali (e percio’ per i soli residenti) a 70.000Euro ?
- Si propone di essere favorevoli a compromessi coi privati, facendogli guadagnare quattrini facili coi parcheggi sotterranei e “obbligandoli” a realizzare strutture pubbliche come asili… Ma e’ possibile allora fare un bilancio del guadagno che hanno avuto i cittadini fino ad oggi in termini di nuove strutture pubbliche, come biblioteche, parchi gioco e centri anziani? Su quali basi si ritiene che questa sia l’unica economia sostenibile a Roma oggi?
- Perche’ si deve temere di impiegare il sottosuolo dell’ex caserma lontano da edifici residenziali, e percio’ con meno rischio sulla sicurezza degli stabili, o il parcheggio gia esistente ma usato solo da chi puo’ accedere nella caserma, e allo stesso tempo si vogliono costruire parcheggi privati a costi elevati nelle vicinanze?
- Se si e’ convinti a farli perche’ in fondo costano meno di 3 Euro al giorno per 90 anni (anche se non credo abbia tanta voglia di continuare a guidare auto quando avro’ 140 anni, n.d.r.), perche’ si e’ tanto contrari ai parcheggi a rotazione che possono far incassare al comune molti piu’ soldi per altri progetti utili? Perche’ regalare il suolo pubblico per cosi tanti anni a poche ditte private? Perche’ obbligare a possedere un posto auto (perche’ pertinenziale e percio’ associato alla casa) anche quando in un futuro auspicabile l’auto non sara’ piu’ l’unico mezzo disponibile per la mobilita’ di molti residenti? Perche’ si e’ favorevoli a regolare il flusso di traffico per mezzo di tariffe di sosta flessibili (vedi pagina “Perche’ PRO PUP”) e poi, al contrario, si da tutto in mano ai privati perdendone il controllo?
Volontariamente abbiamo evitato di discutere sul rischio sicurezza degli edifici adiacenti ai progetti PUP, preoccupazione condivisa dagli autori del sito PRO PUP (vedi pagina “Legende Metropolitane”) che notano come non ci sia ancora una adeguata regolamentazione e controllo. Altra contraddizione.
La nota piu’ dolente e’ che dall’intera discussione non si evince una singola motivazione reale che giustifica il progetto di un parcheggio interrato a Via Imera se non far tornare le strade verdi e pulite… ma se scattiamo qualche foto di parcheggi gia’ realizzati (nelle foto sopra il parcheggio interrato di Via Vito Volterra – zona San Paolo completato appena qualche anno fa) troviamo solo altre contraddizioni.
E gli alberi di via Imera che si stanno tagliando per la realizzazione del parcheggio non torneranno mai piu’. Tantomeno l’unica linea di bus che attualmente transita. Non sara’ compatibile con il futuro parcheggio sottostante.
